La Asl replica all’articolo apparso oggi sull’Unione Sarda
Con riferimento ai contenuti dell’articolo apparso sulla testata giornalistica Unione Sarda in data 06.11.2024 la Asl replica quanto segue. Nei primi mesi del 2023 il Collegio Sindacale della Asl del Medio Campidano segnalava alla Direzione Aziendale la presunta illegittimità della corresponsione dei gettoni al presidente e ai componenti delle Commissioni Mediche. La Direzione Aziendale comunicava …
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Con riferimento ai contenuti dell’articolo apparso sulla testata giornalistica Unione Sarda in data 06.11.2024 la Asl replica quanto segue.
Nei primi mesi del 2023 il Collegio Sindacale della Asl del Medio Campidano segnalava alla Direzione Aziendale la presunta illegittimità della corresponsione dei gettoni al presidente e ai componenti delle Commissioni Mediche. La Direzione Aziendale comunicava al Collegio che in attesa di chiarimenti ufficiali aveva comunque provveduto a bloccare l’erogazione di tale forma di remunerazione. Al fine dunque di fugare ogni dubbio al riguardo l’Azienda conferiva mandato legale al Prof. Avv.to Enrico Maria Mastinu – Professore associato di diritto del lavoro dell’Università degli Studi di Cagliari – ai fini della formulazione di un parere pro veritate al riguardo. Il relativo parere escludeva, richiamando il principio di onnicomprensività della retribuzione, la legittimità della corresponsione di tale forma di remunerazione per le prestazioni rese in seno alle Commissioni Invalidi, rientrando tale tipologia di attività in quelle esigibili dal datore di lavoro senza diritto a compenso ulteriore se non nelle forme previste dai contratti collettivi di riferimento.
La decisione dell’ Azienda, dunque, contrariamente a quanto riportato nell’articolo , non è stata dettata da “indifferenza” quanto semmai da una autorevole interpretazione della normativa in materia.
Di tale scelta, e dei motivi che la giustificano, la Direzione Aziendale ha dato comunicazione in diverse riunioni, sia con gli Amministratori Locali che con le OOSS, provvedendo altresì a trasmettere, per la massima trasparenza, il relativo parere.
La Asl conferma dunque le legittimità della scelta di non utilizzare tale forma di remunerazione e comunica che si riserva di assumere, nelle sedi opportune, tutte le iniziative necessarie a difendere la propria posizione.
Ultima modifica
6 Novembre, 2024