Assessore: caldo record, massima allerta per la sicurezza sul lavoro
L’aumento della temperatura ambiente, a causa dei cambiamenti climatici con incremento dell’intensità e della frequenza delle ondate di calore, può avere un impatto significativo sui luoghi di lavoro. Infatti, lavorare in condizioni di calore estremo comporta un aumentato rischio di patologie da calore e può accrescere il rischio di infortuni dovuti all’affaticamento e alla riduzione della concentrazione.

L’aumento della temperatura ambiente, a causa dei cambiamenti climatici con incremento dell’intensità e della frequenza delle ondate di calore, può avere un impatto significativo sui luoghi di lavoro. Infatti, lavorare in condizioni di calore estremo comporta un aumentato rischio di patologie da calore e può accrescere il rischio di infortuni dovuti all’affaticamento e alla riduzione della concentrazione.
Il Titolo VIII “Agenti fisici” del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 fra gli agenti fisici che possono comportare rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori individua il microclima, ossia il complesso dei fattori fisici ambientali che, insieme ai parametri individuali come l’attività fisica e l’abbigliamento, determinano gli scambi termici tra il lavoratore e l’ambiente circostante.
Obbligo del datore di lavoro è valutare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, compresi, anche i rischi costituiti dalle alte temperature e dalla radiazione solare, in modo da identificare e adottare le opportune misure di prevenzione e protezione, con particolare riferimento alle norme di buona tecnica ed alle buone prassi. Poiché il succitato Titolo VIII del D.Lgs. n. 81/2008 non contiene uno specifico Capo dedicato ai requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza derivanti dall’esposizione al calore e alla radiazione solare, per cui, oltre a fare riferimento alle disposizioni generali contenute negli articoli da 181 a 186 di detto decreto, è necessario avvalersi di indicazioni tecniche e strumenti di ausilio alla valutazione predisposti da enti e organismi istituzionali. Il Coordinamento tecnico interregionale per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro ha predisposto il documento “Linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dal calore e dalla radiazione solare”, che è stato condiviso dalla Commissione salute nella seduta del 18 giugno 2025 ed è stato approvato dalla Conferenza delle Regioni e Province autonome nella seduta del 19 giugno 2025. La Giunta regionale su proposta dell’Assessore dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale,visto il parere favorevole di legittimità del Direttore generale della Sanità approva il documento “Linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dal calore e dalla radiazione solare”, che costituisce parte integrante e sostanziale della deliberazione n. 35/28 del 04.07.2025
L’Assessore precisa che, con tale documento, si intende dare una visione di insieme degli elementi che caratterizzano il percorso che porta alla realizzazione di condizioni di lavoro salubri e sicure, in relazione ai rischi costituiti dalle alte temperature e dalla radiazione solare.AssessoratoAssessore dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale Aggiunge che dette linee di indirizzo possono essere utilizzate in tutti i settori dove sia prevedibile il rischio dovuto ad esposizione a elevate temperature e esposizione alla radiazione solare, fermo restando che il rischio da radiazione solare è presente solo negli ambienti outdoor, mentre il rischio da calore può essere presente anche negli ambienti indoor quando non siano opportunamente isolati e climatizzati e le condizioni termiche siano influenzate dalle condizioni meteo climatiche esterne o presentino un layout non favorevole al raggiungimento di una situazione di comfort.
Ultima modifica
10 Luglio, 2025