Conferenza socio sanitaria: la direzione Asl incontra i sindaci
Si è tenuta ieri mattina, nella sala riunioni del Centro di Salute Mentale (CSM) di Sanluri, la Conferenza Socio-Sanitaria Territoriale. L’incontro, che ha riunito i vertici della ASL del Medio Campidano con i rappresentanti dei Comuni del territorio, è stato convocato con il duplice scopo di presentare la nuova dirigenza ai sindaci e di avviare un dialogo costruttivo per lavorare congiuntamente al benessere e allo sviluppo del Medio Campidano, per affrontare insieme le problematiche esistenti, nell’ottica di una gestione più efficace e vicina alle esigenze dei cittadini.

Si è tenuta ieri mattina, nella sala riunioni del Centro di Salute Mentale (CSM) di Sanluri, la Conferenza Socio-Sanitaria Territoriale. L’incontro, che ha riunito i vertici della ASL del Medio Campidano con i rappresentanti dei Comuni del territorio, è stato convocato con il duplice scopo di presentare la nuova dirigenza ai sindaci e di avviare un dialogo costruttivo per lavorare congiuntamente al benessere e allo sviluppo del Medio Campidano, per affrontare insieme le problematiche esistenti, nell’ottica di una gestione più efficace e vicina alle esigenze dei cittadini.
Al tavolo erano presenti la direzione della ASL al completo: il commissario straordinario Maria Francesca Ibba, il direttore sanitario Alessandro Baccoli, il direttore amministrativo Sandra Olla e il direttore sanitario dell’ospedale e del dipartimento Integrazione Ospedale-Territorio Sergio Pili. Per la componente territoriale, hanno partecipato il presidente del Comitato di Distretto socio-sanitario di Sanluri Italo Carrucciu, il presidente del Comitato di Distretto socio-sanitario di Guspini Federico Sollai, insieme a una rappresentanza dei sindaci del Medio Campidano.
Il commissario straordinario Maria Francesca Ibba ha aperto i lavori con un saluto di benvenuto, sottolineando come questa fosse la prima riunione voluta e convocata dalla nuova direzione per favorire un momento di conoscenza reciproca e stabilire le basi per una solida collaborazione tra la direzione Asl e i rappresentanti del territorio.
I primi cittadini hanno espresso gratitudine per l’incontro e hanno apprezzato l’offerta di una stretta collaborazione con la ASL per risolvere queste criticità urgenti.
Durante la discussione, è emerso chiaramente come il territorio del Medio Campidano stia affrontando numerose e complesse criticità, temi di primario interesse su cui la nuova direzione sta concentrando gli sforzi attuali e futuri.
“La nostra priorità, dal primo giorno, sono state le commissioni invalidi: si è lavorato alacremente di concerto con assessorato, Ruas, Responsabile unico regionale dell’assistenza sanitaria, e Rua, Responsabili unici aziendali”. Ha chiarito il commissario straordinario precisando che è in via di formalizzazione il percorso che prevede l’abbattimento delle liste d’attesa relativamente alle invalidità civili: è stata pubblicata la delibera che modifica il regolamento delle commissioni invalidi e che recepisce le linee di indirizzo regionale, a breve verrà pubblicato l’avviso per la manifestazione di interesse rivolto ai professionisti che vogliano dare la propria disponibilità per far parte delle commissioni.
La direzione ha poi ribadito come la medicina territoriale resti uno dei temi caldi al centro della programmazione, motivo per cui sono state aumentate del 30% le ore di servizio degli ambulatori straordinari di assistenza primaria, Asap, del territorio rendendo la proporzione slot d’attività/cittadini senza medico più congrua al bisogno di salute.
Il direttore sanitario Alessandro Baccoli ha spiegato che il nuovo ospedale di San Gavino punterà ad attrarre professionisti non solo per le sue caratteristiche tecnologiche, strutturali e sanitarie all’avanguardia, ma anche tramite un welfare aziendale che includa servizi come asili nido, palestra, market, foresteria, centro diurno per il trattamento delle demenze al fine di offrire ai professionisti che sceglieranno di lavorarci tutto quanto necessitano nei bisogni familiari. Tutto ciò anche per contrastare la concentrazione dei medici e infermieri a Cagliari e Sassari. L’Ospedale Nostra Signora di Bonaria sarà luogo di servizi territoriali in attuazione completa del DM77 ovvero tutte quelle strutture intermedie a bassa complessità assistenziale che si pongono tra il domicilio del paziente e l’ospedale per acuti. Primo fra tutti l’Ospedale di Comunità con 20 posti letto a gestione prevalentemente infermieristica e e conduzione medica diurna per tutte quelle patologie che non necessitano di ricovero in acuzie ma che non sarebbero gestibili a domicilio. La rete locale delle cure palliative con un Hospice e le unità domiciliari, a servizio delle condizioni di terminalita’ favorendo la possibilità di rimanere al proprio domicilio; un centro diurno per la cura e prevenzione delle demenze, ed infine l’ambulatorio infermieristico specialistico. Sarà anche creata una foresteria per i dipendenti, a supporto di questa nuova visione dei servizi.
Ultima modifica
16 Luglio, 2025