Pronto Soccorso: precisazioni della Asl su articolo dell’Unione sarda

Con riferimento alla nota pubblicata sull’Unione Sarda del 12.03.2023 dal titolo “Pazienti in barella per giorni di fila”, si riscontra quanto segue: la situazione del Pronto Soccorso non si discosta sostanzialmente da quella degli ultimi anni pre-covid in termini di accessi. 

Con riferimento alla nota pubblicata sull’Unione Sarda del 12.03.2023 dal titolo “Pazienti in barella per giorni di fila”, si riscontra quanto segue: la situazione del Pronto Soccorso non si discosta sostanzialmente da quella degli ultimi anni pre-covid in termini di accessi

Il target di popolazione afferente è caratterizzato da un costante invecchiamento, fragile e affetto da patologie croniche. Ciò incide fortemente sulla tipologia di prestazioni da erogare rendendo complessa l’accoglienza e la presa in carico.

Il contesto sociale è spesso problematico e il paziente accompagnato in Pronto Soccorso non può essere reinserito a domicilio e necessita di accoglienza in una struttura.

La rete ospedaliera della Sardegna centro meridionale è carente in diverse discipline e risente della scarsità di medici che ha determinato effetti di carenza sia nel sistema emergenza-urgenza e nel Pronto Soccorso che tra i medici di famiglia e del territorio.

Il pronto Soccorso di San Gavino ha avuto nel 2022 circa 17.000 accessi di cui il 20% provenienti da territori di altre ASL.

La situazione che è comunque controllata e in piena sicurezza, è destinata a migliorare per effetto di alcuni lavori di natura edilizia e logistica, concordati con l’Assessorato regionale alla Sanità, che miglioreranno le condizioni assistenziali e il flusso di cura dei pazienti. E’ inoltre in fase di avanzata elaborazione un progetto di totale rifacimento del Pronto Soccorso con un investimento di circa 2 milioni.

L’organico è stato potenziato e adeguato alle esigenze e attualmente vede presenti 21 infermieri, 17 Oss e 8 medici.

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