Percorsi Lilt per le donne: incontro informativo a Sanluri

Al via il progetto “Imparare a prendersi cura di se” rivolto alle donne con una storia di neoplasia mammaria. Un impegno realizzato grazie alla partnership tra Asl Medio Campidano (SSD di Oncologia dell’Ospedale di San Gavino) e LILT – Lega Italiana per la Lotta ai Tumori, sezione provinciale di Cagliari.

Al via il progetto “Imparare a prendersi cura di sé” rivolto alle donne con una storia di neoplasia mammaria. Un impegno realizzato grazie alla partnership tra Asl Medio Campidano (SSD di Oncologia dell’Ospedale di San Gavino) e LILT – Lega Italiana per la Lotta ai Tumori, sezione provinciale di Cagliari.

Si tratta di Gruppi per il Benessere e la Salute, percorsi diversificati e indirizzati alla pratica di sani stili di vita del corpo e della mente, alle quali le donne che hanno affrontato un percorso di cura per tumore al seno ed i loro familiari, possono aderire sulla base delle proprie preferenze.

Nella ASL Medio Campidano il primo incontro informativo si terrà il 24 novembre alle ore 17.45 presso il Poliambulatorio di Sanluri. Durante l’incontro gli operatori LILT illustreranno i percorsi e successivamente verranno attivati i gruppi. A causa dell’accesso contingentato, per partecipare è necessario prenotarsi al numero indicato. Verranno accolte le adesioni fino ad esaurimento posti.

È possibile contattare i referenti per informazioni e chiarimenti, mandando un messaggio (sms o WhatsApp) al numero 348 6016340, specificando nome e cognome e aggiungendo “Adesione a gruppi per il benessere LILT”.

 

I gruppi di Benessere e Salute

  • Percorso di scrittura creativa
  • Percorso di tecniche di rilassamento e mindfulness;
  • Percorso di sana alimentazione;
  • Percorso di incentivazione all’attività fisica;
  • Percorso di disassuefazione dal fumo.

 

I percorsi fanno parte del progetto “Imparare a prendersi cura di sé nei percorsi di remissione di malattia, riabilitazione e reinserimento professionale in donne colpite da neoplasia mammaria”, sorto grazie al finanziamento dalla Regione Sardegna, con la LILT sezione provinciale di Oristano capofila e con adesione delle LILT territoriali di Cagliari e Nuoro.

Sono interventi gratuiti di prevenzione oncologica nel quale si propongono “specifici percorsi riabilitativi” che promuovono gli stili di vita salutari e la relazione di gruppo. L’obiettivo generale è quello di contribuire al miglioramento della qualità di vita delle pazienti e dei loro familiari, fornendo informazione, formazione e supporto, incrementando i benefici degli altri interventi terapeutici e psicosociali e contrastando nel contempo la dispersione di risorse.

Sono circa 60.000 i nuovi casi stimati di tumore alla mammella nel 2022 ed attualmente sono oltre 800.000 le donne viventi in Italia dopo una diagnosi di tumore mammario.

La diagnosi precoce e l’efficacia delle terapie disponibili hanno modificato la storia naturale di questa malattia. Oggi, infatti la probabilità di guarigione per tumori che misurano meno di un centimetro è di oltre il 90% e  la sopravvivenza complessiva a 10 anni dalla diagnosi si attesta all’80% circa.

Ma la prevenzione continua anche dopo il tumore. Ormai è ampiamente documentato infatti, come anche dopo la diagnosi di neoplasia mammaria un corretto stile di vita rappresenti un fattore fortemente condizionante non solo il benessere generale ed il rischio cardio-metabolico ma anche il rischio di recidiva neoplastica. Ecco perché questo progetto rappresenta un’importante opportunità per le donne e le famiglie che hanno vissuto un percorso di cura per neoplasia mammaria.

 

Informazioni LILT

Lilt, Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, unico ente pubblico su base associativa con sede a Roma, vigilato dal Ministero della Salute, è articolata in 106 Associazioni Provinciali e si occupa principalmente di

  • prevenzione primaria (cioè delle cause e dei fattori predisponenti di malattia, rivolgendosi al cambiamento di abitudini e comportamenti scorretti, promuovendo sani stili di vita);
  • prevenzione secondaria (cioè rivolta alla guarigione o ad impedire l’insorgenza e la progressione della malattia tramite, fra l’altro, procedure accelerate di diagnosi precoce);
  • prevenzione terziaria (orientata alla cura della persona già visitata da malattia, alla gestione dei deficit e delle disabilità funzionali consequenziali ad uno stato patologico o disfunzionale);
  • ricerca scientifica.

Ulteriori informazioni

Ultima modifica

14 Novembre, 2022